lunedì 12 ottobre 2009

Al ministro del Lavoro Roma
All’ Ispettorato Provinciale del Lavoro
A Sua Eccellenza il Prefetto
Al Direttore dell’Inps Catania
OGGETTO: PETIZIONE PER L’INTRODUZIONE DI POLITICHE DI CONTRASTO AL LAVORO NERO E PER L’APPLICAZIONE REALE DEI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO.
Premesso che la persistente crisi di mercato che investe la nostra agricoltura vede molti imprenditori agricoli e parecchi titolari di magazzini di lavorazione e commercializzazione dei prodotti (arance, uva, fichidindia, pere, ecc.), anzichè organizzare la filiera nella direzione di competere nei mercati, scaricare i costi della crisi medesima, sulla manodopera bracciantile;
Considerato che le scelte politiche dispiegate dalle istituzioni europee, nazionali e regionali sono incapaci di creare strategie di sviluppo all’altezza di risollevare il comparto agricolo dalle enormi difficoltà di penetrazione nei mercati;
Preso atto che buona parte dei braccianti agricoli della provincia, specie nei periodi della raccolta dell’uva, delle arance, delle pere, ecc., si vedono costretti a lavorare in nero e con salari da terzo mondo oppure, ad essere regolarizzati per meno giornate di quelle effettivamente lavorate ed, in ogni caso, a percepire salari più bassi di quelli indicati in busta paga e previsti dai CCNL;
I sottoscritti Dirigenti Sindacali e Braccianti Agricoli della Provincia di Catania chiedono, alle Istituzioni preposte, di non rimanere in silenzio davanti a quanto detto e di contrastare il lavoro nero ed ogni forma di sfruttamento in agricoltura ma, soprattutto di stabilire le condizioni per la reale applicazione del contratto di categoria.
Catania – ottobre 2009 Il movimento

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